Carate Brianza

Pipino in forse, sarà sfida a due?

In città si profila un testa a testa secco, senza ballottaggio: sarebbe la prima volta da quando trent’anni fa è stata introdotta l’elezione diretta del primo cittadino

Pipino in forse, sarà sfida a due?
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Mancano esattamente quaranta giorni al voto per le comunali a Carate Brianza, in programma domenica 14 e lunedì 15 maggio. Se davvero l’annunciata candidatura dell’avvocato Marco Pipino non andasse in porto, in città per la prima volta - da quando trent’anni fa è stata introdotta l’elezione diretta del sindaco - la sfida per la carica di primo cittadino potrebbe risolversi con una partita a due e quindi senza nemmeno bisogno di un eventuale ballottaggio. Da una parte Luca Veggian (per il centrodestra) dall’altra Fabio Casiraghi (per il Partito democratico e il centrosinistra), con il primo che parte decisamente con i favori dei pronostici anche perché forte, come nel 2018, del sostegno di cinque liste che hanno già scaldato i motori...

Pipino in forse, sarà sfida a due?

A sfidarsi dunque il prossimo 14 e 15 maggio potrebbero essere solo Luca Veggian, 38 anni, primo cittadino uscente per il centrodestra e Fabio Casiraghi, 40 anni, docente di scuola superiore a Seregno, in rappresentanza invece del Partito democratico e del centrosinistra.

Se così fosse, sarebbe la prima volta a verificarsi un «testa a testa secco» (e non ci sarebbe quindi bisogno del secondo turno di ballottaggio, ndr) nella storia della città da quando, nel 1993, trent’anni fa, venne introdotta per Legge l’elezione diretta del sindaco. Prima, infatti, il sindaco e la Giunta venivano eletti dal Consiglio comunale.

Solo in due tornate - in quella dell’aprile del 1995 e in quella successiva del maggio 1998 - i candidati furono tre. Nelle altre cinque elezioni che si sono susseguite, dal 2002 all’ultima dello scorso 2018, i candidati erano stati sempre almeno quattro, con il «record» di 6 candidati raggiunto nel 2009 quando Marco Pipino, per il centrodestra, vinse sfidando addirittura cinque avversari: Francesco Paoletti (per il centrosinistra), Gianpaolo Rossi (per l’Unione di centro), Stefano Forleo (per Rifondazione comunista e Sinistra europea), Massimo Moscatelli (per il Movimento per l’Italia) e, da ultimo, Pier Francesco Cavallini che corse per «La Destra».

Entrambi tifosi del Milan, i potenziali due candidati avversari sono stati ufficializzati negli ultimi giorni. Veggian, come nel 2018, potrà contare nuovamente su una coalizione «a forza cinque», grazie all’appoggio dei tre partiti di maggioranza, Fratelli d’Italia, Forza Italia e Lega e di due liste civiche: «Siamo Carate» e la nuova formazione «Luca Veggian Sindaco».
Casiraghi, invece, scelto dal Partito democratico come successore di Francesco Paoletti, al momento, è chiamato a rincorrere un avversario lanciatissimo. In un testa a testa secco, però, è chiaro che per il 40enne candidato del centrosinistra la strada si farebbe ancora più in salita. L’ipotesi di una corsa a tre, invece, lascerebbe aperta la porta per lui di «agganciare» un possibile ballottaggio con un secondo turno (previsto a quindici giorni di distanza) dove potere eventualmente giocarsi le carte per tentare uno sgambetto all’avversario. In settimana, intanto, giovedì 30 marzo, la Prefettura ha disposto la convocazione dei comizi elettorali nei sette Comuni della provincia di Monza e della Brianza che saranno chiamati a rieleggere il sindaco e il nuovo Consiglio comunale. A Carate Brianza - che ad oggi conta 17.788 abitanti - verranno eletti 16 consiglieri (oltre al nuovo primo cittadino).

Le liste in corsa dovranno ora provvedere alla raccolta delle firme necessarie per potersi presentare.
Le candidature alla carica di sindaco e di consigliere comunale devono essere presentate, a pena di esclusione dalla competizione elettorale, dalle ore 8 del 30esimo giorno alle ore 12 del 29esimo giorno antecedenti la data della votazione: e quindi, nel caso di Carate, dalle ore 8 di venerdì 14 aprile a mezzogiorno di sabato 15 aprile.

Siamo Carate, la squadra è pronta: correrà anche l’ex assessore Viganò

Sedici candidati, lista già chiusa da giorni e impreziosita da una bella componente... in rosa.
«Siamo Carate», la civica di centrodestra che nel 2018 si era presentata per la prima volta a sostegno del sindaco Luca Veggian raccogliendo 368 voti pari al 5% dei consensi, ha battuto tutti sul tempo e ha dato il via nel fine settimana alla raccolta delle cento firme necessarie per presentarsi alle prossime elezioni amministrative del 14 e 15 maggio.
La squadra (sette donne e nove uomini) ha confermato come capolista Cristina Camesasca, 57 anni il prossimo 2 maggio, assessore uscente alle Politiche sociali.

Subito dietro di lei ci sarà il consigliere Gabriele Villa, classe 1988, attuale capogruppo in Aula.
La civica, però, che ha visto confermati alcuni dei nomi già presenti cinque anni fa, come Andrea Folci e Maurizio Contato, si è ampliata con alcuni ingressi d'esperienza.

A partire dal ritorno in campo di un volto noto della politica caratese come Roberto Viganò, classe 1956, imprenditore nel settore termotecnico e già assessore in città nella Giunta Pipino dal 2004 al 2009 ma anche dall’ingresso di alcuni ex candidati, come l’agliatese Gianmarco Appennini, già presidente del Consiglio di frazione e Roberto Carlo Cenni, ingegnere, entrambi in corsa nel 2013 nella coalizione di centrosinistra a sostegno dell’allora candidato sindaco del Partito democratico, Francesco Paoletti. L’altra new entry è quella di Alessandro Morrone che, invece, era stato candidato con la Lega nel 2009.
Ci sarà poi un folto gruppo di giovani alla loro prima esperienza, ma con tanta voglia di mettersi in gioco per la città: in lista con «Siamo Carate» gli «under 25» saranno infatti ben sei, di cui due donne e quattro uomini.

«Il gruppo è molto ampio e variegato per esperienza ed età ed unisce cittadini di ogni estrazione, che hanno ad interesse solo Carate Brianza - spiegano i referenti nella sede di via Cesare Battisti - La volontà non è infatti solo quella di continuare il lavoro svolto negli ultimi cinque anni, ma è anche quella di dare uno slancio in più. Come civica, infatti, verranno presentati contributi sostanziali al programma di mandato, portando progetti impegnativi ma che riteniamo necessari per il nostro territorio».

I dettagli, però, verranno resi noti nei prossimi giorni una volta condiviso e pubblicato il programma di coalizione.

Forza Italia prova a contarsi: Nava c’è, fra tante conferme anche molti nuovi

Continuità e rinnovamento. Sono le parole chiave che stanno guidando la composizione della lista che Forza Italia, coordinata in città da Domenico Giannini, ha praticamente ormai ultimato in vista dell’appuntamento delle comunali del 14 e 15 maggio.
Diversamente da quanto riferito nello scorso numero del Giornale, il professor Luigi Nava, classe 1959, docente all’istituto superiore «Leonardo da Vinci» e capogruppo uscente di Forza Italia, sarà di nuovo candidato.
«Ho dato la mia disponibilità al sindaco che ha accettato ben volentieri», ha confermato l’ex candidato del centrodestra nel 2013.
Il partito di Berlusconi si presenterà alle urne con volti «vecchi» e nuovi.
In lista sono praticamente scontate le candidature degli assessori uscenti Fabio Cesana (Bilancio) e Ian Farina, (Istruzione e Cultura), e degli attuali consiglieri di maggioranza: Giovanni Emanuele Chin, fidatissimo delegato allo Sport e Sara Pozzi, presidente della commissione Servizi sociali.

Tra i nuovi volti arruolati, invece, ci sono Costantino Stara, fotografo con studio in via Manzoni; Giovanna Del Vecchio, figlia di Nino, ex presidente del Comitato di gestione del nido comunale. In lista anche Isabella Meregalli, direttrice della scuola di danza I.M.Art; l’avvocato Laura Galli e Davide Medici, giovane imprenditore.
Per Forza Italia, quella delle comunali, sarà l’occasione per misurare per la prima volta a livello comunale il «peso specifico» in città, al netto anche di due civiche nel centrodestra - specie quella del sindaco Luca Veggian - che, inevitabilmente, potrebbero intercettare preferenze anche (e soprattutto) dentro il partito azzurro, le cui quotazioni sono un po’ discesa dappertutto quanto ad appeal elettorale.

Se è vero però che a livello nazionale e regionale, Forza Italia ha lasciato sul terreno migliaia di voti, non così preoccupante è stata l’emorragia in città. Anzi, a febbraio, in occasione del voto per il rinnovo del Consiglio della Lombardia, gli «azzurri» caratesi in Brianza si sono confermati il secondo partito della coalizione a sostegno del governatore uscente Attilio Fontana con il 13,56% dei voti ottenuti dalla lista, dietro solo a Fratelli d’Italia (30,98%), ma ben davanti alla Lega che si era fermata all’11,77%.
Nel 2018, alle comunali, Forza Italia raccolse, invece, il 16,92% con 1.242 voti che valsero poi ben quattro seggi in Consiglio comunale.

La civica del sindaco punta «a fare il pieno»

Ci sono professionisti, rappresentanti del mondo delle associazioni, della scuola e della sanità. Ma ci sono anche commercianti, pensionati e due «figli d’arte» i cui padri sono stati figure importanti nella vita amministrativa della città nelle file dell’allora Democrazia cristiana.

E’ praticamente ultimata la squadra che il sindaco ha voluto riunire attorno al suo nome per la sfida delle comunali. E la nuova civica «Luca Veggian sindaco» punta davvero «a fare il pieno». Veggian, del resto, aveva iniziato a lavorarci almeno un anno e mezzo fa, forte della sua leadership e del grande consenso raccolto durante il mandato attorno al suo nome. Di qui l’idea strategica di mettere insieme una civica «trasversale», capace di intercettare il sostegno un po’ dappertutto, come del resto testimoniano anche le adesioni raccolte dal progetto civico fortemente voluto dal primo cittadino.

Tra i candidati (la lista non è ancora chiusa, ndr) ci sono nomi che, in passato, non sono stati certo vicini a Veggian: a partire da Salvatore Dainotti, pensionato, già consigliere comunale candidato nel 2013 nelle file di «Ricucire Carate» fino a Sergio Trezzi, da sempre vicino al neurologo Andrea Magnoni, capogruppo di «Insieme» dieci fa nella coalizione di centrosinistra. E ancora Valentina Messuti, insegnante alla scuola materna di Costa Lambro e animatrice dell’oratorio che, nel 2018, si era candidata con il Pd.

A sposare il progetto della civica di Veggian, come detto, anche due «figli d’arte»: il geometra Luca Cesana, presidente del Cda della materna di Costa, figlio di Emilio, già vicesindaco e assessore e Davide Orsenigo, figlio di Dante Oreste, primo cittadino e compianto parlamentare della Dc. A completare la lista ci sono poi Giovanni Palazzo, nominato da Asst Brianza come responsabile della struttura vaccinale al «Polaris» durante la pandemia; Firmino Di Barbora, già presidente del Consiglio territoriale di Monza e Brianza di Anmil, l’associazione fra Lavoratori mutilati e Invalidi del lavoro e consigliere della Folgore Caratese; Andrea Rigamonti, allenatore Asdo Agorà; Vittoria Belotti, rappresentante nel Consiglio di istituto del plesso di Costa; Giulia Cesana, 26 anni, docente di Beni culturali e allenatrice di nuoto sincronizzato; Lella Pappalardo, attiva nell’associazione genitori della scuola parrocchiale; Nicoletta Veggian, titolare di un negozio di acconciature in città; Raffaella Parapetti, docente di lingue con un passato da manager nelle direzioni commerciali e operative di multinazionali e Sergio Trezzi, pensionato, vicino al mondo delle associazioni.

«La lista nasce per mettere a disposizione della coalizione nuove esperienze e competenze affinché nel programma dei prossimi cinque anni la cittadinanza sia rappresentata nella sua totalità, riconoscendo i risultati raggiunti dal sindaco e dall’Amministrazione uscente - dice il coordinatore Luca Cesana - Proveniamo dal mondo delle associazioni, della scuola, della sanità, rappresentiamo diverse fasce d’età, svolgiamo lavori differenti, conosciamo i problemi dei nostri concittadini. Pensiamo di essere punto di riferimento per i caratesi che, al di là dell’orientamento politico, - ha concluso ancora - vogliano un futuro sostenibile in ogni ambito per la Carate di oggi».

La Lega ha perso pezzi ma ha ritrovato conferme

Anche la Lega è praticamente ormai «ai dettagli». Il puzzle della lista per l’appuntamento con le elezioni comunali di metà maggio è quasi ultimato.

Rispetto alla tornata del 2018, quando il partito di Matteo Salvini risultò la forza più votata della coalizione di centrodestra raccogliendo in città il 22,69 per cento dei consensi e portando in Aula ben 5 consiglieri, il Carroccio ha perso per strada qualche «pezzo». Non saranno più candidati per la Lega Alessandro Terraneo, assessore «costretto» alle dimissioni e i consiglieri Davide Terruzzi (uscito e oggi indipendente) e Fausto dei Molinari, passato a Fratelli d’Italia.

Un turno di riposo se lo prenderà anche Gaia Torrente, ex segretario cittadino, che ha scelto di non candidarsi. La nuova lista conterà però su tanti volti nuovi: in primis, l’assessore uscente ai Lavori pubblici, l’architetto Barbara Baroncelli e il presidente del Consiglio di frazione di Costa, Roberto Ripamonti. In corsa con Salvini anche Fabio Abrate, classe 1978, osteopata e massoterapista titolare di uno studio in via Viganò e Carlo Camesasca, classe 1959, pensionato già battagliero capogruppo in Aula ed ex assessore. Confermate, al momento, anche le candidature di Maurizio Schena, segretario della Lega e presidente del Consiglio uscente; con lui Giovanni Fumagalli, vicesindaco; Alessia Scotti, capogruppo in Aula, Giovanni Pennella, Luca Perego e Fulvia Elena Piras.

Il capolista di FdI sarà Dei Molinari: Frigerio sta fuori?

Non ci sono ancora conferme ufficiali, ma quasi sicuramente l’ex assessore Eleonora Frigerio - nonostante le 545 preferenze personali raccolte alle elezioni regionali di febbraio come candidata di Fratelli d’Italia - resterà in «tribuna» in occasione delle prossime elezioni comunali. Niente candidatura dunque per l’avvocato, classe 1976, allontanata dalla Giunta nel luglio 2021 e che nelle ultime elezioni comunali, quando corse per Forza Italia, risultò il candidato più votato in assoluto con 227 voti di preferenza.
Di certo c’è invece che il direttivo cittadino ha già indicato nei giorni scorsi chi sarà in città il capolista alle amministrative del 14 e 15 maggio per il partito di Giorgia Meloni.
La scelta è caduta su Fausto Giacinto Mino dei Molinari, classe 1961, l’ex consigliere della Lega passato a Fratelli d’Italia durante il mandato in disaccordo con le scelte locali del Carroccio. La lista dovrebbe poi essere completata seguendo l’ordine alfabetico dei candidati.

Quasi scontate le candidature di Massimo Moscatelli, 59 anni, vicecoordinatore del circolo cittadino, avvocato e rotariano e di Emanuele Bottani, classe 1975, anche lui avvocato con studio in città. Potrebbero presentarsi anche Luca Bai, ex consigliere di An, mentre come quota rosa oltre a quella di Simona Sasso, il nome nuovo trapelato negli ultimi giorni è quello di Rossella Pozzi, nipote di Giuseppe, compianto ex presidente del Consiglio comunale.

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