Scioglimento dell'Unione, il comunicato di Mezzago Democratica
Il gruppo di Giorgio Monti contro la decisione dell'Amministrazione Rivabeni.
Scioglimento dell'Unione, il comunicato di Mezzago Democratica dopo la decisione annunciata ieri, giovedì 23 giugno 2022, dall'Amministrazione Rivabeni. Il gruppo di Giorgio Monti scende in campo in difesa dell'Ente.
"Motivazioni sorprendenti"
Sorpresa e stupore, non tanto per la decisione in sè (nell'aria già da alcuni mesi), quando per le motivazioni con cui è stata motivata (almeno leggendo la delibera che verrà votata nel Consiglio comunale di martedì). Questo quanto espresso da "Mezzago Democratica", la civica che nel 2016 aveva sottoscritto l'Unione di Mezzago con Bellusco. Attualmente sui banchi della minoranza, il gruppo guidato dall'ex sindaco Giorgio Monti si è detto profondamente contrario alla scelta annunciata dall'Amministrazione guidata da Massimiliano Rivabeni. Il comunicato fa seguito a quello pubblicato ieri da "Progetto democratico popolare", civica di maggioranza a Bellusco.
"La decisione dell'amministrazione Rivabeni di uscire dall'unione certo non ci sorprende - si legge in un comunicato stampa diramato nel tardo pomeriggio di ieri, giovedì - Ci sorprendono le motivazioni a sostegno di tale decisione: non un'analisi chiara e fatta di evidenze, ma un concentrato di motivazioni politiche e relazionali che possono certo sostenere una scelta politica, ma che sono del tutto insufficienti e inappropriate a sostenere un passaggio di questa portata. L'ente Unione è stato costruito con una visione che sorpassava approcci ridotti e autoriferiti, in nome di una migliore organizzazione delle risorse e di una migliore erogazione dei servizi a favore dei cittadini dei due comuni. In questi anni abbiamo potuto contare su risorse finanziarie aggiuntive, agevolazioni e incentivi per tenere una pianta organica adeguata ed efficiente, si sono costruite competenze e professionalità preziose, si sono potute ottenere condizioni favorevoli nell'affidamento di servizi grazie alla maggior dimensione degli appalti, e le comunità hanno potuto godere di servizi sempre migliori".
"Il futuro non può essere la chiusura"
"I presupposti progettuali dell'Unione sono ancora validi e dovrebbero essere compresi e attuati ovunque: il futuro efficiente non può essere la chiusura - continua il comnunicato di Mezzago Democratica - In due anni abbiamo chiesto che la valutazione relativa all'Unione fosse fatta collegialmente, nell'ambito del consigli dell'Unione; così era stato fatto quando insieme, maggioranze e opposizioni dei due comuni, abbiamo scritto lo statuto: qui invece prevale il personalismo. Sia chiaro che non intendiamo difendere a tutti i costi l'Unione, per noi non è una questione ideologica. Altrettanto non intendiamo far passare scelte di questo genere, che riguardano la "cosa pubblica" e ricadono direttamente sulla qualità della vita dei cittadini come passaggi motivati da sole questioni politiche e personali. Aggiungiamo, questione non irrilevante, che da nessuna parte l'amministrazione Rivabeni entra nel merito delle conseguenze immediate e pesanti di questa decisione: a cominciare dalla gestione del personale, fino alla definizione dei rapporti giuridici che l'unione ha in essere, dalla questione relativa alle risorse finanziarie fino all'attuazione di programmi su opere e servizi che anche in questi giorni si stanno definendo proprio all'interno dell'Unione. Per questo auspichiamo che in queste ore e in questi pochi giorni, ci siano spazi per sospendere questa scelta e affrontare tutte le questioni nei modi e nei termini appropriati".
Sul Giornale di Vimercate in edicola da martedì un servizio speciale sulla proposta di scioglimento dell'Unione tra Bellusco e Mezzago.