Elezioni

Villasanta, l'eclissi dei simboli dei partiti e le liti su chi è più "civico" tra Galli e Pini

I villasantesi non troveranno alcun simbolo di partito sulla scheda elettorale per l'elezione del primo cittadino eppure nelle ultime ore sono scoppiate feroci polemiche tra Lorenzo Galli e Gianbattista Pini sulla natura degli schieramenti che li appoggiano

Villasanta, l'eclissi dei simboli dei partiti e le liti su chi è più "civico" tra Galli e Pini
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Indebolita dall'antipolitica, mimetizzata in liste civiche e soffocata dalla crisi della militanza: ecco dov'è finita la Repubblica dei partiti. Rintracciare un simbolo tradizionale nelle liste è ormai un'impresa. E così sarà anche a Villasanta dove Lorenzo Galli, Gianbattista Pini e Gaia Carretta, i tre candidati sindaco che hanno già annunciato la loro partecipazione alla competizione elettorale dell'8 e 9 giugno (per il momento lasciamo da parte la possibile ma non ancora confermata discesa in campo dell'ex arbitro di serie A Angelo Bonfrisco) hanno deciso di essere supportati solamente da liste civiche o presunte tali. Si perchè al momento nel panorama politico villasantese l'unica civica pura, cioè non  strettamente  legata ai partiti, è quella di "Io Scelgo Villasanta".

E' invece un dato acclarato che le altre due liste in campo ("Cittadini per Villasanta" e "Villasanta Civica"), seppur con un passato diverso alle spalle, sono, in realtà, dei grandi contenitori che accolgono al loro interno sia cittadini senza tessera di partito, sia rappresentanti politici di diversi schieramenti: Partito democratico e M5Stelle per Galli, Lega, Forza Italia e Fratelli d'Italia con Pini.

Scintille tra Galli e Pini

Eppure fa sorridere che nelle ultime ore, a tenere banco nella campagna elettorale villasantese, non siano i progetti che i vari schieramenti vogliono mettere in campo per rendere più bello e accogliente il paese. O ancora le opere pubbliche o i servizi che i candidati sindaco vogliono proporre ai loco concittadini. In realtà centrodestra e centrosinistra stanno disquisendo su chi di loro è più civico o chi può vantare il patentino del vero civico. Questioni di lara caprina? Forse ma non troppo.

Ma andiamo con ordine. Per capire i contorni della polemica dobbiamo fare un passo indietro e andare alla conferenza stampa organizzata mercoledì pomeriggio dal candidato Pini per spiegare i motivi del mancato accordo elettorale con il duo Bonfisco/Notaro. Durante il suo discorso lo stesso Pini ha ripetuto che la sua candidatura è stata avallata dai tre partiti di centrodestra.

Apriti cielo. Dichiarazioni che hanno scatenato la dura reazione di Galli che sul suo sito internet non le ha mandate a dire al "povero Pini", come l'ha definito lo stesso candidato di Cittadini per Villasanta

"Quel pasticciaccio brutto del centro destra… "

"C’è un pregio importante nella candidatura di Bonfrisco: permette di fare chiarezza - ha scritto Galli commentando le vicende del centrodestra - Abbiamo tolto un altro elefante da questa campagna elettorale. La compagine del centrodestra è tutta partitica, fino al midollo e nel suo Dna. Il povero Pini è costretto ad ammettere le trattative e le benedizioni dei partiti. La sua lista è tutto frutto di un accordo politico fra partiti, pesata dai partiti e garantita dai partiti. Lo sapevamo ma è utile che il candidato lo dichiari in modo così chiaro. Una coalizione di centrodestra a trazione tutta partitica, altro che lista civica! Ne prendiamo atto e continuiamo sereni nella conferma dei nostri valori di civismo e di relazione con i cittadini".

La replica di Pini

Non si è fatta attendere la replica di Pini che, in sostanza, ha rinfacciato a Galli che anche Cittadini per Villasanta accoglie al suo interno rappresentanti del Pd e, da poche settimane, anche quelli del M5Stelle.  L'avvocato ha anche ribadito  di aver dato vita ad una lista civica che unisce una componente significativa di cittadini che mai si erano occupati di politica e tutti i partiti del centro destra.

"Ingenuamente pensavo che volersi candidare a sindaco significasse voler studiare a fondo tutti i problemi di una cittadina,

approfondire i dossier, ascoltare le persone, confrontarsi con le associazioni presenti sul territorio, insomma cercare di capire come rendere più vivibile, più bello il paese dove, tra l’altro, sono nato e ho sempre vissuto - ha replicato Pini - Invece, molte persone (che mi vogliono bene e mi conoscono a fondo) mi dicevano: guarda che non sarà proprio così e la politica ha i suoi meccanismi e le sue dinamiche non proprio così “alte”. Ecco, ci voleva Lorenzo Galli a farmi capire che si può scendere più in “basso”. E di molto. Peccato. Fa sorridere sentire parlare di “presenza di partiti”. Proprio il Pd villasantese ha sempre precisato e ribadito di essere “l’azionista di maggioranza” di Cittadini per Villasanta. Cosa peraltro nota a tutti. E, non credo di sbagliare, non è stato fatto un accordo con il Movimento 5 stelle? Diversamente, Villasanta Civica non è una “società per azioni” ma vuole essere una comunità di persone, di idee, di passioni, di esperienze anche diverse ma unite da un comune sentire. Spiegherò al caro Galli, magari in uno dei prossimi confronti, la differenza tra comunità e società, ma sono certo che conosca bene sia Weber che Tonnies.".

Tra i due litiganti...

Nel frattempo non poteva mancare la presa di posizione di Carretta che rivendica il fatto di essere l'unica candidata sindaco di una lista civica pura.

"Fa sorridere che i candidati sindaco delle due liste che si dichiarano civiche litighino proprio su quanto sono civiche, quando tutti sanno che entrambe hanno azionisti di maggioranza che si rifanno ai partiti - ha dichiarato Carretta - Non si capisce perché questa necessità di lavarsi i panni dalle proprie fazioni di appartenenza. Forse temono che l’unica vera lista che si rifà ai cittadini e che non guarda a destra o a sinistra possa scalzarli? Peccato per questo misero spettacolino".

 

 

 

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