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La scuola a Monza protesta contro la Dad - VIDEO

Poco fa la manifestazione in piazza Trento nata dall'associazione genitori delle superiori

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La scuola a Monza è scesa in piazza per manifestare contro la Dad. “Scuola aperta subito”, hanno gridato assieme studenti e genitori distanziati e muniti di cartelli. Oggi venerdì 15 gennaio 2021 alle 17  la protesta dei genitori che si sono dati appuntamento in piazza Trento e Trieste, sotto il Comune di Monza, non lontano dal liceo Zucchi e nello stesso luogo dove da sempre manifestano gli studenti. Sul posto è intervenuto anche il sindaco di Monza Dario Allevi che ha ascoltato le istanze dei manifestanti. "Io chiuderei tutto e aprirei le scuole, ma non si può", ha spiegato.

L'esordio della protesta

Tutto era partito dalla protesta solitaria di una mamma contro la Dad. La monzese Silvia Epicoco, mamma di quattro figli, aveva manifestato al Mapelli nei giorni scorsi con un cartello per opporsi alla Dad e chiedere il rientro dei ragazzi delle superiori a scuola. La battaglia ha avuto un nuovo tassello con la decisione del Tar contro l’ordinanza di Regione Lombardia che avrebbe permesso il rientro in classe. Ma il passaggio a zona rossa della nostra Regione deciso oggi prolungherà comunque la Dad e gli studenti delle superiori resteranno ancora a casa. Per questo le associazioni dei genitori delle scuole di Monza e Brianza hanno deciso di far sentire la loro voce.

Le testimonianze

 

La rappresentante dell'Associazione genitori ha spiegato: "Siamo scesi in piazza perché vogliamo che le istituzioni diano la priorità alla scuola, ai giovani e agli studenti di questa fascia di età, sono penalizzati ma sono il nostro futuro. Hanno il diritto di tornare a scuola in un ambiente che sappiamo essere sicuro. Devono avere la possibilità ancora di vivere la loro età. A prescindere dal colore della zona le scuole devono essere aperte. Dicono che sono i vettori del virus, allora perché non vaccinano subito il personale scolastico e gli studenti?". Ad appoggiare la protesta anche gli studenti: "Siamo qui per combattere la disinformazione. Gli studenti non vogliono tornare a scuola adesso, ma vogliono avere il diritto di un'istruzione sicura, no alle classi pollaio e sì a più corse per gli autobus".

 

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