Arcore

La nuova rsa di Arcore si affida... a San Valentino

E’ fissata per mercoledì 14 febbraio l’udienza al Tar per la casa di riposo davanti al Palaunimec: Il Tribunale dovrà esprimersi sul ricorso presentato dall'Unione sportiva Casati Arcore contro la struttura ipotizzata da "BorgoLecco"

La nuova rsa di Arcore si affida... a San Valentino
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Il caso riguardante la costruzione della Rsa davanti al Palaunimec di Arcore approderà al Tar il 14 febbraio. Non sarà sicuramente una seduta a lume di candela, per stare in tema con l'imminente festa degli innamorati, quella che vedrà contrapposti, davanti al Tar Lombardia, da una parte la U.S. Casati Arcore, società che gestisce il palazzetto dello sport Palaunimec e dall’altra "Borgo Lecco Iniziative", la società che vorrebbe realizzare la rsa nel pratone davanti alle scuole Dorotee.

Dunque ancora una manciata di giorni bisognerà attendere per sapere cosa deciderà il tribunale in merito al ricorso presentato dall’associazione sportiva biancoverde guidata da Antonio Radice. Ricorso contro il Comune che, tecnicamente, ricordiamo, venne presentato nel novembre del 2021, un mese dopo l’elezione di Maurizio Bono a sindaco.

Una sfida a colpi di carte bollate

Una guerra a colpi di carte bollate che, paradossalmente, però, offre un assist clamoroso all’Esecutivo di centrodestra. Bono, durante la campagna elettorale del 2021, aveva promesso ogni azione per cercare di fermare l’opera anche se, con molta onestà, aveva anche ammesso la difficoltà di bloccare l’intervento senza che il privato, "Borgolecco iniziative", potesse pretendere un risarcimento danni. A questo punto la patata bollente passa direttamente nelle mani del Tar che dovrà decidere sull’annullamento, o meno, della delibera di Giunta impugnata proprio dalla "Casati".

Tre i possibili scenari che potrebbero profilarsi a seguito della decisione del Tar. Infatti quest'ultimo potrebbe accogliere o respingere in toto il ricorso biancoverde oppure tentare una decisione cerchiobottista che possa in qualche modo tenere in considerazione, e quindi in equilibrio, i diritti contrapposti in gioco. Tradotto in soldoni: sì alla rsa ma con una forte riduzione di volumetrie.

Il ricorso risale al luglio del 2021, quando al governo della città c'era Rosalba Colombo

Il ricorso, ricordiamo, venne presentato contro la decisione dell’allora Giunta di centrosinistra guidata da Rosalba Colombo, approvata a fine luglio del 2021, a pochi mesi dal termine del mandato amministrativo.
In concreto la "Casati" chiede al Tar Lombardia di pronunciarsi su diverse questioni.

"Il progetto prevede una densità edilizia molto superiore rispetto a quella consentita nel Piano di Governo del Territorio - avevano dichiarato i membri della Casati - Inoltre sorge un dubbio sulla conformità tra la soluzione adottata in progetto e i limiti di capienza massima previsti dalla legge sul numero degli ospiti".

Un progetto poco vantaggioso per gli arcoresi?

Infine, il sodalizio sportivo contesta il fatto che a fronte di una struttura di circa 7mila metri quadrati complessivi, verrà ceduta al Comune un’area pari ad appena 138metri quadrati, ovvero un cinquantesimo del totale. Insomma per Radice il progetto sarebbe molto vantaggioso per l’operatore e poco per gli arcoresi.
L’opera, ricordiamo, se otterrà il via libera dal Tar verrà realizzata da "Borgo Lecco Iniziative", l’immobiliare della famiglia Perego, famosa nel mondo per il marchio Peg.
Il piano attuativo approvato dalla precedente amministrazione prevede: la creazione di 10 posti auto in via Quasimodo e la disponibilità ad ulteriori opere per la sosta da definire in fase di progetto esecutivo, pari a 40mila euro. La rsa potrà ospitare ben 160 ospiti, di cui 40 per il nucleo alzheimer. E’ previsto uno sconto del 10% sulla tariffa per il 10% di posti occupati da cittadini arcoresi segnalati dai servizi sociali. La priorità sarà data agli arcoresi.

Le opere di urbanizzazione

Le opere di urbanizzazione che realizzerà il privato equivalgono a circa 550mila euro e sono così suddivise: parcheggio interrato da 63 posti per dipendenti e visitatori più altri 20 posti auto all’ingresso. Inoltre verrà sistemato il parcheggio che si trova lungo via Edison (davanti alle scuole Dorotee), verrà realizzata la pista ciclopedonale su via Sant’Apollinare e verrà sistemato il parcheggio di via Matteotti.

Il privato si impegnerà altresì a realizzare anche la pista ciclopedonale da via Sant’Apollinare a via Volta e, in totale, ci sarà un aumento dei posti auto pubblici sul quartiere pari a 35, senza contare gli 83 stalli di sosta riservati alla sola casa di riposo. Il ricorso, però, non contiene nessuna richiesta di sospensiva.

Infatti l’atto principale, quello contestato da Casati, necessita di essere perfezionato con la Scia, cioè il titolo abilitativo che deve rilasciare il Comune.

Ricordiamo che il progetto è stato fortemente osteggiato, nel corso degli anni, anche dai residenti del quartiere per l’impatto che avrebbe su tutta la zona, nella quale sono presenti numerosi istituti scolastici e palestre.

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