Polemica

Il primo Consiglio comunale del Ferrari bis inizia col botto: c'è già qualche mal di pancia in maggioranza

I consiglieri di Fratelli d'Italia hanno espresso costernazione e rammarico per non aver ricevuto alcun assessorato.

Il primo Consiglio comunale del Ferrari bis inizia col botto: c'è già qualche mal di pancia in maggioranza
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Lentate, il primo Consiglio comunale del Ferrari bis inizia con il botto: c'è già qualche mal di pancia in maggioranza.

Il primo Consiglio comunale del Ferrari bis inizia con il botto

Durante la seduta di ieri sera, giovedì 23 giugno 2022, al Centro civico Terragni di Camnago, con cui si è insediato il Parlamentino eletto con le amministrative del 12 giugno, dando ufficialmente il via al secondo mandato del sindaco Laura Ferrari, è emerso il malcontento di Fratelli d'Italia, new-entry della coalizione di maggioranza (composta anche da Lega e Forza Italia Vivere Lentate) che alle urne ha ottenuto 817 voti, pari al 15 per cento, contribuendo alla schiacciante vittoria del sindaco di Centrodestra contro l'avversario del Centrosinistra Marco Mondelli, (Ferrari ha ottenuto il 67,03 per cento dei voti).

Lentate, la Giunta

Niente assessorati a Fratelli d'Italia, è polemica

Un risultato che i consiglieri comunali eletti, Simone Grassi (fondatore del Circolo lentatese e capogruppo) e Antonio Vescovi si aspettavano venisse riconosciuto dal sindaco e ricompensato con un assessorato. Cosa che invece non è avvenuta. Giovedì della scorsa settimana, quando il primo cittadino in tempo record (solo due giorni dopo la proclamazione ufficiale) aveva scelto la Giunta, confermando di fatto quella uscente, aveva motivato così l'assenza di esponenti di Fratelli d'Italia: "In campagna elettorale ho sempre detto che avrei considerato i risultati e i cittadini hanno dimostrato di volere confermata la formazione attuale, quindi la Giunta rimane questa. Anche Fratelli d'Italia comunque ha ottenuto un buon riscontro e i lentatesi le hanno dato fiducia, mi complimento coi due consiglieri eletti. Ad ogni modo, come ho spiegato anche a loro, in politica ci vogliono impegno e tanta pazienza. Devono dimostrare di saper lavorare con il resto del gruppo e fare gavetta, poi verranno ricompensati".

Grassi: "Non vogliamo essere trattati come figli di un Dio minore"

Motivazione che ha ribadito anche ieri sera in Consiglio, dopo aver reso nota la composizione della Giunta e aver fatto sapere di aver deciso di assegnare alcune deleghe a tre consiglieri, conferendo a Vescovi quella al Decoro urbano. Una magra consolazione per i consiglieri di Fratelli d'Italia. Subito dopo ha preso la parola Grassi, esprimendo rammarico e costernazione per il fatto di essere rimasti a bocca asciutta:

A margine della comunicazione relativa alla composizione della Giunta, il gruppo consiliare Fratelli d’Italia non può esimersi dall’esprimere rammarico e perplessità.
Il sindaco ha scelto a priori di non includere il nostro partito, adducendo motivazioni di continuità e di buon governo. Siamo consapevoli che il ruolo di assessore prescinde dalle competenze politiche e deve essere svolto per il bene della cittadinanza tutta, ma crediamo anche nell’importanza del “criterio del peso elettorale per stabilire la rappresentatività negli organi di governo”, prendendo in prestito le parole da una dichiarazione del coordinatore provinciale di Forza Italia Fabrizio Sala rilasciata recentemente al settimanale “Il Cittadino”.
Ora il sindaco ci parla di “gavetta politica” e di “meritarci un posto in giunta”, quasi come fosse un premio di fedeltà. Che senso possono avere questi discorsi in seno ad un’assise come il consiglio comunale? Ci chiediamo: quale esperienza di amministrazione avevano i suoi collaboratori all’atto della prima nomina ad assessore? Non fu la giunta composta esclusivamente in base al peso politico dei partiti di coalizione? E se si trattava di metterci alla prova, perché non ha pensato di assegnarci più deleghe “senza portafoglio” – i cosiddetti consiglieri delegati? Noi non aspettiamo altro che iniziare a lavorare per Lentate sul Seveso.
Ma soprattutto, la nostra costernazione è dovuta alla modalità con cui la sua scelta si è manifestata. Non siamo mai stati coinvolti a livello decisionale nel processo relativo alla composizione della giunta, né a livello programmatico nella definizione degli aggiornamenti da apportare al DUP di fine luglio. E’ sconcertante che consiglieri di maggioranza sappiano di discussioni programmatiche unicamente tramite post di Facebook di esponenti della Lega, così come lo è rendersi conto che le nostre idee e competenze non vengano minimamente prese in considerazione.
Non abbiamo smania di occupare poltrone, contrariamente a quanto hanno scritto in campagna elettorale esponenti della sua giunta che peraltro non hanno rinunciato alla loro, magari giustificandola con il numero di preferenze ottenuto, come se il peso politico fosse criterio applicabile solo quando a favore. Siamo però certi delle nostre competenze e consapevoli dell’importanza che il nostro partito ha avuto nella sua rielezione.
Assieme ai membri del nostro circolo abbiamo discusso molto riguardo all’atteggiamento da tenere nei confronti del sindaco e della coalizione. Ci apprestiamo ad iniziare un percorso lungo cinque anni, si spera… Da un lato non possiamo venire meno al mandato consegnatoci dai nostri elettori, che votando Fratelli d’Italia hanno espresso una preferenza per Laura Ferrari sindaco, e che hanno consentito di arrivare al premio di maggioranza. Paradossalmente è proprio grazie a questo ottimo risultato, il più alto in percentuale nell’intera provincia, che il sindaco ha potuto fare le sue scelte.
Dall’altro troviamo difficile motivare a chi ci ha votato questa scelta di presunta continuità, che appare ai più non addetti ai lavori solo una scelta di poltrone. Fratelli d’Italia in Brianza assicura sempre lealtà e fedeltà agli alleati di coalizione, spesso anche dinanzi a diffusa cecità politica e amministrativa. Per questo motivo, alla fine, il nostro gruppo ha deciso di restare nella maggioranza: voteremo tutto quello che segue fedelmente il programma o ci sarà spiegato e introdotto considerandoci come gruppo di maggioranza. Se al contrario avvertiremo di essere trattati come figli di un dio minore, chiedendoci comunque dei voti a sostegno non in linea con il programma concordato assieme, allora non garantiremo i nostri voti.
Saremo i primi e fedeli alleati della maggioranza, ma anche i primi controllori della giunta, perché siamo convinti che un sindaco governi in nome e per conto dei cittadini che gli hanno affidato il mandato, tra cui gli elettori di Fratelli d’Italia. Con le sue scelte, Laura Ferrari preclude al 15% dei lentatesi la possibilità di essere rappresentati al governo del Comune, e questo è qualcosa cui dovrà rendere loro conto.

Lentate, i consiglieri di Fratelli d'Italia, Antonio Vescovi e Simone Grassi

Nessuna replica da parte del sindaco, che subito dopo ha fatto proseguire la seduta.

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