Pedemontana: c'è l'accordo con Lesmo per le opere di compensazione (milionarie)
Il Comune otterrà tratti più lunghi in galleria, un minor impatto acustico, tre piste ciclopedonali e la riqualificazione di alcune vie del paese
E' stata una lunga trattativa, ma alla fine l'accordo tra Pedemontana e Lesmo per quanto riguarda le opere di compensazione è stato raggiunto. Oltre a un tesoretto da 1 milione e 400mila euro, il Comune otterrà anche un tratto in galleria più lungo, una mitigazione acustica maggiore, tre piste ciclopedonali e la sistemazione di alcune vie del territorio.
Pedemontana: c'è l'accordo con Lesmo per le opere di compensazione
A darne comunicazione, attraverso una conferenza stampa, è stato direttamente il sindaco di Lesmo, Francesco Montorio, che ha potuto finalmente rendere pubblico l'esito di una trattativa delicata, condotta in maniera riservata e segreta con i vertici di Pedemontana nel corso degli ultimi mesi. L'Amministrazione, ricordiamo, aveva anche presentato un ricorso al Tar contro l'autostrada: un'azione legale audace e persa che si pensava potesse bloccare ogni forma di dialogo con la società lombarda. E invece, nonostante la sconfitta in Tribunale, il tavolo del confronto ha portato a quello che lo stesso primo cittadino definisce "una giornata storica per Lesmo".
La doppia galleria
Come detto, Autostrada Pedemontana Lombarda predisporrà alcune modifiche e integrazioni al Progetto Esecutivo in corso di approvazione. Innanzitutto il prolungamento della galleria "Lesmo 1" (a Peregallo, attualmente prevista per 184 metri) per una lunghezza totale finale di 284 metri; la lunghezza totale galleria "Lesmo 2" (zona cimitero) sarà pari a 490 metri con previsione di ulteriori 160 metri di copertura fonica in corrispondenza della struttura residenziale della Lega del Filo d'Oro. Una soluzione, quella dell'allungamento delle gallerie che aveva già ipotizzato anche l'ex sindaco Marco Desiderati (oggi consigliere di opposizione), che nei mesi scorsi aveva dichiarato come, a suo tempo, avesse ricevuto da Pedemontana garanzie qualora il progetto del tracciato sarebbe diventato esecutivo.
Le barriere anti rumore
Non è tutto. Nel tratto scoperto tra le due gallerie verrà installata una barriera antirumore (attualmente prevista in vetro), con materiale fono assorbente di ultima generazione altamente performante con un'altezza di 4 metri. Lo stesso materiale sarà utilizzato anche per il secondo tratto scoperto, quello tra la seconda galleria e il territorio di Arcore, con l'altezza delle barriere che arriverà a 6 metri.
Le piste ciclabili
Per quanto riguarda invece le ulteriori richieste Pedemontana si impegnerà a realizzare anticipatamente il tratto di "Greenway" tra Biassono e Arcore secondo il progetto definitivo sviluppato dall'attuale Amministrazione. E poi altre due piste ciclabili, tra cui il terzo lotto del tracciato di via Ratti, che arriverà sino al provinciale di via Marconi con l'aggiunta di un marciapiede all'angolo con via Pontida, e un percorso ciclopedonale in via 25 Aprile sino all'intersezione con via Manara. L'accordo prevede infine la riqualificazione di alcune vie attualmente dissestate, come il collegamento tra via Foscolo e via Petrarca, via Galvani e via Petrarca; il tutto senza dimenticare il miglioramento delle mitigazioni ambientali (alberature e non solo) lungo i tratti scoperti del tracciato.
Via il sottopasso, ma il conto resta milionario
Calcolatrice alla mano, Lesmo otterrà opere di compensazione per oltre 10 milioni di euro. La sola galleria fonica, una sorta di gabbia fono assorbente che verrà realizzata in prossimità della Lega del Filo d'Oro vale infatti 7 milioni di euro. Ad essa si sommano le tre piste ciclopedonali del valore di almeno 2 milioni di euro (650mila quella di Peregallo, 900mila quella di via Ratti e almeno mezzo milione per quella di via 25 Aprile), più le riqualificazioni e le ulteriori mitigazioni. Come detto, resta infine confermato il milione e 400mila euro stanziato primariamente da Pedemontana. Il Comune "perde" però la possibilità di veder realizzato il sottopasso che avrebbe collegato viale Brianza con l'attuale area "Iperal" (del valore di 3 milioni di euro): una sorta di bretella che avrebbe tagliato fuori il traffico del centro paese, ma che l'Amministrazione ha deciso di permutare con tutte le altre opere ritenendo il sottopasso "non più attuabile sotto tanti punti di vista".
"Risultato storico"
A fronte di quanto ottenuto, esulta il sindaco Montorio, che ha trattenuto a stento l'emozione durante la conferenza stampa:
“E’ un risultato storico per Lesmo. Oggettivamente era impensabile fermare Pedemontana, ma abbiamo fatto del nostro meglio per ottenere una serie di opere fuori dall'ordinario nel solo ed esclusivo interesse del territorio e della comunità lesmese. Ci tengo a ribadire che questo è stato uno straordinario lavoro di squadra da parte della nostra Amministrazione, ma in particolare voglio ringraziare l'assessore Andrea Forlini, il cui contributo è stato fondamentale. Come abbiamo sempre detto, intento primario era avviare un concreto dialogo con Pedemontana. Si è raggiunto un punto di incontro tra quanto deve essere da loro realizzato nell’interesse generale e gli interessi specifici dei concittadini di Lesmo, perseguito con un dialogo costante e giustamente riservato. Ringrazio quindi Pedemontana per il confronto diretto, aperto, concreto e leale, con quel rispetto e comprensione reciproca che sono sempre foriere di grandi risultati"
Il commento di Pedemontana
Soddisfazione condivisa anche dai vertici di Pedemontana nella persona del direttore generale, Sabato Fusco:
“Dal confronto di idee nascono sempre progetti migliori. Per questo siamo lieti che il dialogo con il sindaco Montorio, che ringrazio in particolare per l’impegno e la responsabilità, e l’Amministrazione comunale di Lesmo consenta di realizzare opere compensative più funzionali alle esigenze dei cittadini, pur senza scostamenti dal piano iniziale degli investimenti. Per noi è veramente importante che il dialogo con le Amministrazioni interessate dal progetto porti a risultati concreti e condivisi, come oggi possiamo celebrare nel caso di Lesmo”