Addio ad Alessia, nel suo nome un'associazione per le famiglie di persone con disabilità
Negli anni una catena di solidarietà aveva permesso di donare due pulmini attrezzati ad Auser e Croce Bianca.
Duecento rose bianche accompagnate da un biglietto con una dedica scritta a mano da papà Gianluca: "Adesso posso parlarti e per questo voglio dirti ancora grazie, per sempre". E’ il segno che i genitori di Alessia Palombella hanno voluto lasciare a tutti quelli – tantissimi – che hanno riempito la chiesa di Sant’Eurosia a Cesano Maderno per l’ultimo saluto alla 23enne.
Addio ad Alessia, nel suo nome un'associazione
Gravemente disabile da quando, a sette mesi, è stata colpita da un’encefalite erpetica, una malattia neurologica che le ha procurato un danno cerebrale irreversibile, Alessia non camminava, non si reggeva sul tronco e non poteva ingerire liquidi perché non era in grado di deglutire. Si è spenta all’hospice di Monza dove era entrata una settimana prima.
"Cominciamo da Alessia"
In nome di Alessia era nato anche un comitato diventato nel 2010 un’associazione, "Cominciamo da Alessia". Promosso dalla mamma con un gruppo di amici, negli anni ha contribuito ad aiutare tanti genitori di bambini con disabilità diventando un punto di riferimento per le famiglie, per aiutarle a non brancolare nel buio, informarle dei loro diritti e con loro battersi per riuscire ad ottenerli. Tra gli obiettivi raggiunti con tenacia dal sodalizio, l’acquisto di due pulmini attrezzati per il trasporto di persone con disabilità, uno donato all’Auser e uno alla Croce Bianca.
La catena di solidarietà
Spettacoli teatrali e di cabaret, partite di calcio, giri in moto, concerti, grigliate, collette: enorme l’onda di bene generata dalla vicenda personale della famiglia di Alessia, non solo a Cesano ma anche nei Comuni vicini. Nata l’11 giugno 2000, casa a Molinello, Alessia all’età di tre anni ha iniziato a frequentare la scuola materna de La Nostra Famiglia, a Bosisio Parini, Lecco, e poi si è spostata a Tavernerio (Como). Dai 18 anni frequentava il Centro diurno disabili di Cesano. Ed è proprio a questa struttura che i genitori nei giorni scorsi hanno chiesto a chi è loro vicino di devolvere offerte invece di inviare fiori.
"Ho imparato a volare nell'immensità del Cielo"
"Ora ho solo imparato a volare nell’immensità del Cielo e sono felice" la frase sul retro della fotografia distribuita in occasione della cerimonia funebre officiata da don Fabio Viscardi. «Alessia lascia un vuoto immenso – dice papà Gianluca - Ci ha insegnato cos’è l’amore puro e disinteressato, senza compromessi, senza ambiguità, senza nessuno scopo, senza nulla pretendere, perché la sua anima è nata pura e non ha conosciuto altro che amore incondizionato".