A sorpresa

Blitz dal Questore dei residenti di via Timavo

Esasperati dalla presenza del centro sociale a Monza chiedono lo sgombero

Blitz dal Questore dei residenti di via Timavo
Pubblicato:
Aggiornato:

Stanchi ed esasperati si sono presentati dal questore a sorpresa. I residenti di via Timavo a Monza sono stati ricevuti da Marco Odorisio alla Questura di via Montevecchia.

Il blitz dal questore

Oggi, venerdì 5 maggio 2023 ormai stanchi di una situazione definita "di illegalità tollerata" i residenti di via Timavo a Monza si sono presentati in Questura.

"Chiedevamo da molto tempo un incontro. Abbiamo parlato con assessore e sindaco, ma sappiamo che non è di loro competenza la risoluzione del disagio che patiamo. Ora vogliamo vedere il Questore", hanno detto.

E il Questore Odorisio ha deciso di riceverli per ascoltare dalla loro viva voce i problemi  che causa  l'occupazione del centro sociale vicino alle loro abitazioni.

"È una situazione di illegalità che non si può più tollerare. Chiediamo un intervento di sgombero subito", hanno ribadito i residenti.  I problemi, sempre i soliti che ormai da due anni si trascinano.

I problemi di convivenza

Sono ormai noti i problemi di convivenza dei residenti di via Timavo con il centro sociale Foa Boccaccio che dal 2021 ha occupato lo stabile al civico 12. "Da allora musica fino a tardi, schiamazzi, atti di illegalità sono la norma", racconta la delegazione di residenti.

All'ordine del giorno ci sono anche le persone che urinano in strada, i rave fino a tardi, con musica e rumori che fanno letteralmente tremare vetri e pavimenti delle case vicine e  poi gli allacci abusivi.

E la rabbia è tanta:

"Che esempio è vedere che nessuno interviene davanti ad atti illeciti quotidiani? E con l'arrivo dell'estate la situazione non potrà che peggiorare".

L'incontro con l'assessore

I residenti le hanno provate tutte dopo che la stessa  proprietà dell'area ha presentato denuncia per l'occupazione illecita del Boccaccio. Sempre senza alcun risultato. Hanno mandato centinaia di mail a tutte le autorità possibili (e alla stampa), sono già stati ricevuti dall'assessore e dal sindaco, ma le cose non si sono mai risolte.

A buon fine non è andato nemmeno il tentativo di arrivare allo sgombero per mezzo del sequestro dell'area naufragato a dicembre.

E ora si è aggiunto che lo stabile è pericolante e sono già crollati alcuni pezzi della grondaia. I residenti chiosano: "Si deve aspettare qualcosa di terribile per intervenire?".

Seguici sui nostri canali
Necrologie