Morto il dirigente dell'Ufficio Tecnico di Meda, sconvolti sindaco e assessori
"Davide Cereda era un ottimo professionista e una bravissima persona", il commento di Luca Santambrogio, Andrea Bonacina e Andrea Boga. Lo ricorda anche l'ex sindaco di Cesano Marina Romanò.
"Siamo sconvolti, senza parole". Sono le parole del sindaco Luca Santambrogio e degli assessori Andrea Bonacina e Andrea Boga, poco dopo aver ricevuto la tragica notizia della scomparsa dell'architetto besanese Davide Cereda, 54 anni, da maggio 2022 dirigente dell'Ufficio Tecnico del Comune di Meda (nella foto il primo da destra, insieme a Santambrogio e all'assessore Boga).
Davide Cereda, dirigente dell'Ufficio Tecnico, stamattina non si era presentato in Municipio
L'allarme è partito proprio dal Municipio medese dove stamattina, mercoledì 25 gennaio 2023, il professionista era atteso per degli appuntamenti. Non vedendolo arrivare, colleghi e amministratori hanno iniziato a preoccuparsi. "Dovevamo incontrare insieme una persona, mi sembrava strano che non fosse ancora arrivato - il commento dell'assessore ai Lavori pubblici Andrea Bonacina - Abbiamo iniziato a chiamarlo al telefono, senza ottenere alcuna risposta. Era in programma anche una call-conference con Lentate sul Seveso per discutere della piattaforma ecologica condivisa dai due Comuni". Il suo cellulare, però, continuava a squillare a vuoto. Da qui è partita la segnalazione e di lì a poco è emersa la drammatica verità: il professionista è infatti stato trovato morto nella sua casa a Besana Brianza.
Il ricordo del sindaco
Il 25 gennaio, improvvisamente, ci ha lasciati il nostro dirigente dell’Area tecnica, l’architetto Davide Cereda, di Besana Brianza.
Davide aveva iniziato a lavorare a Meda solo da maggio del ’22, ma, per quanto sia stato breve il periodo di collaborazione con lui, tutta l’Amministrazione ha potuto conoscere e apprezzare un professionista preparato, corretto e affabile. Il suo modo di lavorare, determinato e pratico, aveva già permesso di raggiungere obiettivi importanti, sia per la Giunta (tra tutti: l’avvio della variante al Pgt, il monitoraggio della progettazione dei lavori in capo ai privati della via Matteotti, l’avvio del project financing per il cimitero) sia per i dipendenti comunali (la riqualificazione degli uffici dell’Area tecnica) che per tutti i cittadini (l’avvio del restyling della sala consiliare). Si capiva, da come si rapportava, che si trovava a suo agio nella comunità medese, ne ammirava la bellezza, a volte nascosta, dei palazzi e degli spazi verdi, ne individuava, da bravo architetto, le potenzialità da esaltare nei documenti programmatori che stava seguendo, come il masterplan del verde, la cui assunzione era stata da lui caldamente consigliata. Ha dimostrato tutto ciò volendo fortemente la riqualificazione del monumento ai Caduti per il suo centenario e di un’importante parte della piazza Vittorio Veneto. Ora il vuoto che ci lascia è grande, per quanto non comparabile a quello che lascia ai suoi cari, ai quali corrono il nostro pensiero e la nostra preghiera. Poco resta da aggiungere in quanto non è possibile trovare parole adeguate a un dolore tanto grande quanto improvviso. Solo che ci mancherà proprio tanto.
"Era un ottimo professionista e una bravissima persona"
"Un ottimo professionista e una bravissima persona - lo ricorda Bonacina - Per via del mio assessorato in questi otto mesi sono stato a strettissimo contatto con lui e mi sono trovato davvero bene, stavamo lavorando a progetti importanti. Sono davvero senza parole". "Una persona davvero eccellente, sia dal punto di vista umano che da quello professionale - gli fa eco l'assessore all'Urbanistica Andrea Boga, che negli scorsi mesi, tra le altre cose, aveva lavorato con l'architetto Cereda alla redazione delle linee di indirizzo della variante del Pgt di Meda - Quando ieri sera, martedì, ci siamo salutati in Municipio prima di tornare a casa, nulla poteva far presagire quello che sarebbe successo. Stava bene, non aveva dato segnali di malessere. Ci siamo dati appuntamento per l'indomani, perché avevamo delle questioni su cui continuare a lavorare. Sono ancora sotto shock". Sconvolti tutti i suoi collaboratori, i dipendenti comunali, la Giunta e tutti i consiglieri comunali.
L'ex sindaco di Cesano: "Un prezioso collaboratore e un professionista stimato da tutti"
"Apprendo ora la triste notizia della morte dell'architetto Davide Cereda, una notizia inaspettata che mi ha sconvolta - ha dichiarato Marina Romanò, ex sindaco di Cesano Maderno - All'inizio del mio mandato nel 2009, lo volli fortemente a Cesano, come dirigente dell'Area servizi al territorio, ambiente e imprese, tant'e che ebbi a discutere con la sindaca di Missaglia dove lui lavorava, perché conoscendo le grandi capacità di Davide non voleva andasse via dal suo Comune. L'architetto Cereda è stato un prezioso collaboratore, un professionista stimato da tutti, una persona gioviale e soprattutto capace di risolvere problemi complessi del settore tecnico-urbanistico di cui lui era dirigente e settore dove io all'inizio del mandato di sindaco avevo riscontrato parecchie problematiche. Ero rimasta in contatto con lui, sia quando da Cesano si trasferì a Lecco, sia quando con molto piacere lo ritrovai dirigente in quel di Meda. Mi unisco al dolore dei suoi familiari porgendo le mie più sentite condoglianze. Un abbraccio".