Il caso

Usmate Velate: in Consiglio si discute delle indagini della Finanza in Comune

Acque agitate martedì sera in Assise: la maggioranza ha respinto la richiesta di istituire una Commissione d'inchiesta; opposizioni sul piede di guerra

Usmate Velate: in Consiglio si discute delle indagini della Finanza in Comune
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Il caso della Guardia di Finanza in Municipio approda sui banchi del Consiglio comunale di Usmate Velate. Il Parlamentino si è riunito in via straordinaria ieri sera, martedì 11 luglio, su richiesta delle opposizioni che vogliono vederci chiaro su una situazione che da settimane sta scuotendo le fondamenta delle istituzioni.

Usmate Velate: in Consiglio si discute delle indagini della Finanza in Comune

Ad aprire la seduta è stato il sindaco Lisa Mandelli con un intervento volto a informare il Consiglio di quanto accaduto nelle ultime e turbolente settimane rispondendo agli interrogativi sollevati dalle minoranze. In aula anche un nutrito pubblico accorso per l'occasione: unico assente, il vicesindaco Pasquale De Sena.

"Ci tengo a precisare che la materia che andiamo a trattare è molto delicata. Sono stati adottati i provvedimenti opportuni nei confronti del dipendente coinvolto dal procedimento, ovvero la sospensione temporanea del decreto di attribuzione della posizione organizzativa. E' stato inoltre disposto il trasferimento temporaneo in un altro settore. Sono azioni non di carattere sanzionatorio, ma amministrativo in attesa di chiusura delle indagini. L'Amministrazione ha mantenuto il riserbo sulla questione su espressa richiesta delle autorità competenti, ma sono stata molto sorpresa nel vedere come la notizia si sia diffusa così rapidamente anche con dovizia di particolari. Prima di comunicare al diretto interessato i provvedimenti, qualcuno già li sapeva. Questo è molto grave e non posso che esserne preoccupata"

Il primo cittadino ha poi confermato come il dipendente in questione, il responsabile dell'Ufficio tecnico, sia stato effettivamente raggiunto da un avviso di garanzia, ma ha negato ogni coinvolgimento diretto dell'Amministrazione:

"Respingo con forza le speculazioni e le allusioni su possibili coinvolgimenti degli amministratori e sulle deleghe in capo al sindaco. Nella vicenda l'ente non è direttamente coinvolto e nel caso di rinvio a giudizio potrà costituirsi come parte civile. Confido molto nella Giustizia e rimango garantista, come dovremmo esserlo tutti".

La replica delle minoranze

Le minoranze, guidate dal capogruppo della Lega Stefano Vimercati hanno sollevato una serie di dubbi sulla questione, portando all'attenzione dell'Assise alcuni esempi che, secondo loro, porterebbe le lancette della spinosa situazione indietro di almeno 20 anni:

"Voglio dedicare questa serata ad Alberto Vimercati, compianto collega che già due decenni aveva segnalato e denunciato diverse incongruenze, specialmente nell'ambito dell'edificazione del Dosso, quando c'era già questo Ufficio tecnico e su questi banchi sedeva già qualcuno che oggi è ancora presente. E la cosa si è protratta, perché nel 2015 la richiesta di ristrutturazione di un cascinotto di 20 metri quadri è stata trasformata in un permesso di costruire per una villa con piscina. Sono 20 anni che ci sono situazioni poco chiare, per questo abbiamo chiesto un Consiglio comunale in cui parlare di questioni che i cittadini devono sapere. Voi invece non dite nulla: è imbarazzante e vergognoso"

No alla Commissione d'inchiesta

All'ordine del giorno anche la richiesta, sempre da parte delle minoranze, di istituire una Commissione d'inchiesta. Proposta bocciata però dalla maggioranza:

"A oggi non ci sarebbero elementi su cui indagare e nemmeno capacità tecniche per farlo. Senza contare che non spetta né ai consiglieri né a una Commissione indagare, ma alla Procura che sta già facendo il proprio lavoro. Come Amministrazione siamo trasparenti, non abbiamo scheletri nell'armadio, ma non crediamo che una Commissione possa essere lo strumento migliore. A indagini concluse potremo pensarci".

La replica delle opposizioni non ha tardato ad arrivare:

"La Commissione non viene richiesta per gli atti che ha preso la Procura ovviamente, perché sono secretati. E l'intenzione non è nemmeno quella di sostituirsi alla Procura. E' una questione di trasparenza verso i cittadini e di rispetto verso il nostro dovere di controllo dell'azione amministrativa. Inoltre lo prevede lo Statuto. Siamo interessati soprattutto alle delibere già protocollate e pubbliche, come le convenzioni e i permessi di costruire che prevedono compensazioni e mitigazioni, come nel caso del distributore di benzina alla Cascina Corrada. La situazione è grave e fare chiarezza andrebbe tutto a vostro vantaggio. Negare la Commissione è una presa per il c...; è un circo, un teatro raccapricciante. Avete preso la Finanza per due volte negli uffici e fate finta di dire che siete disponibili"

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