Clima infuocato a Ornago

Caos in Consiglio comunale, "SìAmo Ornago" risponde alla minoranza

La maggioranza annuncia decisioni forti dopo le accuse mosse dagli esponenti di "Progresso e Solidarietà".

Caos in Consiglio comunale, "SìAmo Ornago" risponde alla minoranza
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A Ornago il clima rimane tesissimo. Dopo la decisione degli esponenti di "Progresso e Solidarietà" di abbandonare i lavori del Consiglio comunale di mercoledì 25 gennaio 2023, è arrivata la dura replica dall'Amministrazione. La civica "SìAmo Ornago" ha pubblicato un lungo comunicato stampa, dando la propria versione dei fatti di quanto accaduto in assise.

"Opposizioni irresponsabili"

Il comunicato stampa è arrivato nel tardo pomeriggio di venerdì 27 gennaio 2023, a due giorni di distanza dalla decisione di Giuseppe Gustinetti e Giulia Villa di lasciare la seduta del Consiglio comunale. Una seduta in cui i membri della maggioranza avevano preferito non replicare alle dure accuse ricevute e relative soprattutto alla vicenda giudiziaria che coinvolge il sindaco Daniel Siccardi. Quest'ultimo, lo ricordiamo, è accusato di simulazione di reato e nelle scorse settimane ha chiesto la sospensione del processo che lo vede coinvolto, in cambio della cosiddetta "messa in prova": il primo cittadino ha infatti chiesto al giudice del Tribunale di Monza la possibilità di svolgere alcuni lavori di digitalizzazione in Municipio per estinguere il reato di cui è accusato.

"Il Consiglio comunale è stato teato di scende indegne con urla, schiamazzi, striscioni e cori, tipiche di un derby di provincia ad opera di membri dell'opposizione e loro sostenitori. Dopo giorni di accuse gravi, vere e proprie diffamazioni e ricostruzioni fantasiose relative alla vicenda giudiziaria che ha toccato il sindaco, la massima assise cittadina è stata suo malgrado, il palcoscenico di un ulteriore spettacolo indecoroso, orchestrato da quelle poche persone che hanno provato ancora una volta a mettere in cattiva luce la nostra comunità. Tralasciando le modalità, sui contenuti non c'è nulla di nuovo nelle dichiarazioni farsesche di un'opposizione che continua a dire che a Ornago va tutto male, saltando da un argomento all'altro con una superficialità disarmante su questioni che sono state più volte oggetto di interpellanze, interrogazioni, question time, mozioni e comunicati stampa".

A onor del vero, va detto che nessuno striscione è apparso tra il pubblico presente in sala, nè tantomeno si sono sollevati cori da stadio nel corso della seduta  (eccezion fatta per un applauso che ha accolto la decisione dei membri di minoranza di lasciare i lavori). Solamente l'ex candidato sindaco Dardo Brambilla ha mostrato un cartello con la scritta "dimissioni", abbandonando la platea.

"L'opposizione ha letto un testo diffamatorio"

"L'opposizione ha letto in aula un testo diffamatorio contenente accuse non circostanziate e ha abbandonato l'aula con un colpo di teatro malamente orchestrato - continua il comunicato - Il fatto è chiaro a tutti, ovvero che l'opposizione in questi mesi a Ornago si era convinta di dare una spallata all'Amministrazione per via giudiziaria. Una volta capito che la vicenda non sarebbe andata come da loro auspicato, la frustrazione ha fatto tracimare l'odio in parole e scene che Ornago non merita. Non sono più accettabili le colate di fango nei confronti di persone, di questa Amministrazione e di riflesso nei confronti del Comune. L'utilizzo di termini quali connivenza, omertà, falsità e opacità all'interno della lettera scritta dal gruppo Progresso e Solidarietà non possono passare sotto silenzio. Questa volta si è superato ogni limite e ognuno sarà richiamato a rispondere dei propri atti e delle proprie parole".

Il "caso" scuola

A far deflagrare lo scontro, oltre al processo che vede coinvolto il sindaco Daniel Siccardi, nei giorni scorsi è tornato alla luce il "caso" scuola. Lunedì, infatti, una porta del bagno si è staccata e ha colpito una bambina di seconda elementare, mentre nella notte tra martedì e mercoledì alcuni malviventi si sono introdotti nella struttura di via Carlo Porta, impadronendosi di svariate decine di dispositivi. Nei mesi scorsi, lo ricordiamo, la minoranza (e alcuni cittadini sui social) aveva denunciato le precarie condizioni della struttura.

"La scuola non può e non deve essere usata come clava politica. Qui si sta facendo vero e proprio terrorismo nei confronti della comunità. Si ricorda che questa Amministrazione un tavolo di lavoro Comune-Scuola per consentire la pianificazione e la soluzione delle problematiche, dove i rappresentanti dei genitori partecipano alle decisioni finali".

Un servizio speciale sul Giornale di Vimercate in edicola da martedì.

 

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