Politica scoppiettante a Lissone

Clamoroso, Erba ci ripensa e lunedì sarà in Consiglio comunale

L'ex candidato del Centrosinistra ha deciso di restare per rappresentare gli oltre 500 elettori che lo hanno scelto

Clamoroso, Erba ci ripensa e lunedì sarà in Consiglio comunale
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Dopo la sonora sconfitta Antonio Erba si era detto pronto a rinunciare al suo seggio in Consiglio comunale a Lissone. Oggi, a distanza di oltre due settimane, è arrivato il passo indietro.

Erba resta in Consiglio comunale

La notizia del probabile dietrofront dell'ex assessore all'Urbanistica Antonio Erba (e già candidato sindaco del Centrosinistra) era stata ipotizzata dalle colonne del Giornale di Monza in edicola ieri, martedì.

Il candidato qualche giorno fa aveva confessato (forse preso dall'amarezza e dalla delusione di non essere riuscito nell'impresa) l'idea di rinunciare allo scranno nel Parlamentino e di lasciare il posto a un altro dei papabili consiglieri arrivati tra i primi dei non eletti.

Il ripensamento

Oggi, dopo due settimane di ripensamenti e alla luce degli oltre 500 elettori che lo scorso 12 giugno hanno barrato il suo nome (537 i lissonesi che lo hanno votato senza però scegliere alcun partito della coalizione che lo sosteneva), è arrivata la conferma.

Antonio Erba, infatti, lunedì sera siederà tra i banchi dell'opposizione in Consiglio comunale accanto agli esponenti dei Riformisti (Alberto Bertolini), di Lissone al Centro (Paolo Rivolta), del Listone (Concetta Monguzzi e Marino Nava), del Partito democratico (Elio Talarico e Maria Antonietta Volontè) e di Vivi Lissone (Luca De Vincentis).

Accanto a lui anche l'ex deputato e ex borgomastro Fabio Meroni per la lista civica Prima Lissone.

La dichiarazione di Erba

(AGGIORNAMENTO DELLE 8 DEL 30 GIUGNO 2022)

Solo questa mattina, giovedì, Erba ha rilasciato la dichiarazione ufficiale con la quale ha comunicato l'intenzione di restare in Consiglio comunale.

In queste settimane ho incontrato numerose persone e ricevuto diverse telefonate di cittadini che mi dicevano di avere votato per me alle elezioni. Tutti volevano capire le ragioni della mia scelta di rinunciare a svolgere il ruolo di consigliere comunale. A fronte delle mie spiegazioni, mi riferivano di comprendere le ragioni della mia decisione, ma una obiezione mi ha particolarmente colpito. Alcuni di questi cittadini mi hanno fatto presente di avere votato solo per me, mettendo una croce solo sul mio nome sulla scheda elettorale. Mi hanno fatto notare che con questo voto avevano voluto esprimere la loro fiducia nei confronti della mia persona ma non avevano scelto alcun partito o lista che si erano presentati alle elezioni né avevano espresso preferenze per alcuno dei candidati. Mi hanno altresì evidenziato che 537 persone avevano fatto la stessa cosa. Con molta pacatezza mi hanno invitato a riflettere sul fatto che quei 537 cittadini si aspettano di essere rappresentati da me e da nessun altro in consiglio comunale e che, in caso di mia rinuncia, avrebbero sprecato il loro voto.

Un riferimento, inevitabile, all'astensionismo che anche a Lissone ha superato il 50%.

In tempi in cui già più del 50% degli elettori non si reca a votare, credo che i rilievi che mi sono stati mossi da questi cittadini meritino un supplemento di riflessione. Il 4 luglio sarò pertanto presente in consiglio comunale. A settembre mi riservo poi di approfondire le questioni postemi da questi miei cortesi e garbati elettori, al fine di verificare se il loro pensiero sia condiviso o meno anche da altri che hanno espresso il loro voto in mio favore.

Si aspettano i nomi della Giunta

Nel frattempo il sindaco Laura Borella, da settimane, è al lavoro con la composizione della squadra di Giunta che l'accompagnerà nei prossimi cinque anni.

Quasi certa la presenza nell'Esecutivo della "pattuglia azzurra" di Forza Italia con Ignazio Lo Faro, Carolina Minotti e Oscar Bonafè.

Fratelli d'Italia dovrebbe puntare tutto su Ruggero Sala (papabile vicesindaco) e Giovanni Camarda, mentre la Lega esprimerà probabilmente due nomi "tecnici" che dovrebbero andare rispettivamente agli assessorati all'Urbanistica (un docente del Politecnico, con esperienze politiche nella vicina Monza) e al Bilancio (un'affermata consulente del lavoro).

Potrebbe essere fuori dalla squadra invece la civica Lissone in Movimento che potrà comunque ambire alla presidenza del Consiglio comunale.

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